A cura di Marinella Bianco
Pavarolo è un comune situato nella provincia di Torino, in collina.
Alcuni artisti di talento vi sono nati o vi hanno soggiornato.
Uno dei primi artisti di cui si ha memoria è Ettore Olivero, nato a Pavarolo nel 1883. Olivero era un pittore paesaggista e acquerellista, noto per le sue opere che ritraevano i paesaggi del Piemonte. Ha studiato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e ha esposto in molte mostre d’arte in Italia e all’estero. Olivero è morto a Pavarolo nel 1954.
Un altro artista è Ferruccio Ferraris, nato a Pavarolo nel 1891. Ferraris era un pittore e incisore, noto per le sue opere in stile futurista e astratto. Ha studiato all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino e ha esposto in molte mostre d’arte in Italia e all’estero. Ferraris è morto a Torino nel 1972.
Un famosissimo pittore che invece ha vissuto e lavorato a Pavarolo è Felice Casorati, era nato a Novara il 17 dicembre 1883 ed è morto a Torino il 1º marzo 1963.
Casorati crebbe in una famiglia borghese, figlio di un avvocato e di una casalinga, e fin da giovane mostrò un forte interesse per l’arte. Dopo aver frequentato la scuola di belle arti di Brera a Milano, nel 1903 si trasferì a Torino, dove si unì al gruppo di artisti della Secessione.
Nel corso della sua carriera, Casorati sperimentò diverse correnti artistiche, dal divisionismo all’espressionismo fino ad arrivare alla pittura metafisica. Tra le sue opere più famose si possono citare “La Donna Verde”, “L’Uomo Che Guarda” e “Il Caffè”.
Nel 1921 fondò insieme ad altri artisti la “Scuola di via Cavour” a Torino, un importante centro culturale che promuoveva l’avanguardia artistica e letteraria dell’epoca.
Negli anni ’30, Casorati si avvicinò al regime fascista, divenendo direttore dell’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino nel 1937. Questo suo atteggiamento politico gli causò problemi dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale, quando venne criticato per la sua collaborazione con il regime fascista.
Per alcuni anni abitò a Pavarolo e vi costruì una casa; fu anche sindaco del paese.
In archivio alcuni documenti testimoniano queste e altre piccole vicende della sua vita.
La costruzione della casa in via Maestra 31, risale al 1935.
In uno stato di famiglia del 12 gennaio 1940 si legge che la famiglia del dott. Felice Casorati fu Francesco, era composta da lui che aveva 56 anni, di professione pittore; dalla moglie Daphne Maugham di anni 42, di professione pittrice e dal figlio Francesco di anni 5. ASCP1363
Nel 1943 un documento anagrafico dimostra che il pittore andò in vacanza con la moglie Dafne presso uno stabilimento fangoterapico, dal 6 al 31 agosto, a Vico Canavese, Drusacco (che era in provincia di Aosta mentre oggi è provincia di Torino) soggiornando all’hotel Drusacco. ASCP1119