3. Consorzio produttori Freisa e cantina sociale

Nel 1930 il podestà di Pavarolo viene invitato alla riunione per approvare lo statuto del consorzio dei produttori di Freisa, costituitosi il 29 luglio tra i Comuni di Chieri, Arignano, Baldissero, Cambiano, Marentino, Montaldo, Pavarolo, Pino Torinese, Moncucco, Castelnuovo Don Bosco, Pino d’Asti.

Nello statuto si legge: “Scopo del Consorzio è essenzialmente quello di riunire e coordinare l’azione dei produttori di Freisa per migliorare la viticoltura della Zona e la produzione del vino, di promuovere la costituzione del Consorzio del vino tipico Freisa … di disciplinare e favorire i mercati per la vendita dell’uva Freisa ed assicurare lo sbocco del prodotto, nell’interesse generale della produzione e particolare dei Consorziati”.

“Per essere ammessi al Consorzio occorre presentare regolare domanda e versare un contributo non maggiore di lire 2 annue per ogni giornata coltivata a vite … Il consorzio ha la durata di anni venticinque: però l’impegno degli associati è triennale”.

“Allo scopo di dare immediato impulso al Consorzio Produttori Freisa del Chierese si chiede ai comuni il concorso finanziario, sotto forma di anticipo di somma, da rifondersi dal Consorzio stesso non appena glielo consenta il normale svolgimento della sua attività”. Con una deliberazione del Commissario Prefettizio il Comune di Pavarolo accorda, quindi, al Consorzio la somma di lire 200, che dovrà essere restituita entro la fine del 1931.

Nel 1952 in seguito ad una grave crisi vinicola della zona, i sindaci dei Comuni membri del Consorzio vengono chiamati a decidere sulla proposta di creare una cantina sociale con sede a Chieri, con “lo scopo di coordinare gli sforzi dei produttori per arrivare alla produzione del vino tipico della zona e aiutare la risoluzione del problema del vino”.

Il Sindaco di Pino Torinese invia una bozza di statuto della Cantina sociale di Chieri – Soc. Coop. e chiede al sindaco di Pavarolo di indire una riunione tra i maggiori produttori di uva del Comune perché possano discuterlo ed esaminarlo.

“La cantina si propone di raccogliere le uve prodotte dai soci e di effettuarne la lavorazione in comune, in appositi locali, secondo le norme di scienza e tecnica enologica, in modo da produrre il vino tipico Freisa …di curare la vendita del vino e dei diversi prodotti ricavati; di distribuire tra i soci il ricavato, dedotte spese ed oneri. …La cantina sociale deve limitarsi a vinificare solo le uve prodotte nei poderi dei soci e a curare la vendita dei soli prodotti della sua vinificazione”